Si è svolto a Torino lo scorso 19 Novembre il convegno “Il Welfare aziendale che fa la differenza”, organizzato dalla Società di mutuo soccorso Solidea.
L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “Mutualismo, innovazione, coesione sociale. Secondo welfare…per primi!”, finalizzato alla promozione e diffusione del Welfare Aziendale, che ha trovato attuazione nella strategia We Care della Regione Piemonte.
Ha introdotto e coordinato la discussione Loredana Vergassola, Responsabile Centro Studi della Fimiv, Federazione Italiana della mutualità integrativa volontaria, che ha sottolineato l’esigenza di creare una connessione tra il welfare aziendale ed il territorio.
È fondamentale che questi servizi abbiano dei risvolti sul territorio al fine di arrecare maggiore coesione sociale.
Vergassola ha sottolineato l’importanza della formazione e della comunicazione rivolta sia alle aziende ed ai lavoratori che alle imprese esterne che producono questi beni, per raggiungere l’obiettivo di ottenere un welfare aziendale mutualistico, protetto da una gestione individualistica orientata al consumo di beni personali ma gestito in senso mutualistico nell’ambito sanitario, scolastico ed educativo.
Roberto Conte, Presidente della Società di mutuo soccorso Solidea ha sottolineato le insidie che possono presentarsi nell’esperienza del welfare aziendale che potrebbe essere utilizzato come mezzo per pagare meno la produzione dei lavoratori.
È fondamentale che il welfare aziendale sia protetto nella sua natura mutualistica, che implica la filosofia del “far da sé, insieme”.
Tre le traiettorie fondamentali per il welfare aziendale indicate da Conte: mutualità, pari opportunità e ottica di genere e sostenibilità ambientale.
Franca Maino, Direttrice Percorsi di secondo welfare e Università degli Studi di Milano, ha delineato l'ampio raggio nel quale si posiziona il welfare aziendale: 20.000 le imprese e 1.800.000 i lavoratori coinvolti.
Maino ha sottolineato l’importanza del welfare territoriale per allargare la platea e per garantire qualità; il welfare aziendale non è da intendersi solamente come spesa ma come un investimento.
Valerio Ceffa, Presidente di Insieme Salute, ha puntato i riflettori sulle differenze tra un utilizzo del welfare aziendale su modello aziendalista, che utilizza il welfare come mezzo di agevolazione fiscale per pagare il lavoro extra dei dipendenti ed un utilizzo mutualistico improntato sul benessere psicofisico del lavoratore.
Ceffa ha ricordato l’illustre figura di Adriano Olivetti quale antesignano del welfare aziendale ante litteram, promotore di un modello che guardava al futuro e che puntava alla tutela dei lavoratori, con progettazioni di ambulatori sanitari all’interno degli stabilimenti di produzione oltre che una grande attenzione per la maternità e per il territorio.
Ceffa ha riportato l’esperienza di Insieme Salute che ha costituito un’apposita struttura associativa no profit denominata Cassa Mutualistica Interaziendale, attraverso la quale gestisce servizi di welfare aziendale secondo un modello partecipativo consono ai valori delle società di mutuo soccorso quali democraticità ed assenza dello scopo di lucro.
Gabriella Poeri, Consigliera di Pari Opportunità della Città di Torino, Albalisa Sampieri e Angela Gerardi, Atelier Vantaggio Donna hanno evidenziato la necessità di eliminare le discriminazioni di genere del mondo lavorativo, informando come i dati dimostrino che ancora molte donne subiscono ridimensionamenti al rientro dalla gravidanza o addirittura perdano il lavoro.
È fondamentale trovare soluzioni affinché i diritti non siano solo per pochi.
Giancarlo Gonella, Presidente Legacoop Piemonte, ha sottolineato l’importanza della cooperazione nella gestione del welfare aziendale, che deve essere improntato alla restituzione al territorio di una parte della ricchezza che viene prodotta.
Antonio Sansone, FIM Piemonte, ha dato risalto al rilevante ruolo sociale che riveste l’azienda e l’importanza di un welfare aziendale di qualità, che si può ottenere tramite una corretta comunicazione.
Bisogna lavorare per costruire prospettive più solide per i giovani, per l’occupazione femminile e per lo sviluppo del territorio.
Inoltre Sansone propone di ragionare circa lo sviluppo del concetto di mutualità nelle comunità di immigrati.
Luca Mercalli, Presidente Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico RAI e La Stampa, ha presentato un quadro allarmante delle condizioni ambientali attuali ed ha rimarcato l’importanza della sostenibilità del luogo di lavoro e dell’utilizzo per la produzione lavorativa di tecnologie rinnovabili non inquinanti.
Mercalli ha ripetuto con forza che il tempo è scaduto e che il cambiamento deve partire da adesso.
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