Francesco Uboldi, Febbraio 2015
Eventi e servizi 2. O la verifica, o l'oroscopo
I servizi regionali italiani possiedono competenze meteorologiche, sebbene ci siano grandi differenze, anche organizzative, tra le diverse regioni.
Esiste inoltre, tra i meteorologi, la consapevolezza dell'incertezza delle previsioni, almeno in termini generali: purtroppo però spesso anche in termini troppo generici rispetto alle situazioni concrete.
Da parte dei meteorologi si denuncia talvolta una difficoltà nel comunicare insieme il valore e l'incertezza delle previsioni. Oppure si lamentano le pressioni subite (magari da dirigenti - propri e altrui) per fornire informazioni meteorologiche contemporaneamente più dettagliate e affidabili di quanto sia in realtà possibile: una richiesta di previsioni provvidenzialistiche, dovuta a diffusa ignoranza scientifica del pubblico — ma anche dei decision-makers.
Dal punto di vista del pubblico, le previsioni del tempo vanno insieme all'oroscopo. Ma le previsioni del tempo sono diverse dall'oroscopo: le previsioni del tempo hanno base scientifica. Tra i requisiti di un sapere di tipo scientifico è compresa la verificabilità delle previsioni teoriche. E le previsioni del tempo sono di volta in volta verificabili mediante osservazioni e misure.
Ma sono effettivamente sottoposte a verifica sistematica?
Se non lo sono, il massimo che si può dire è che "sarebbero" verificabili, ovvero: in teoria. Vale a dire: se qualcuno volesse prendersi la briga di sottoporle a verifica, il modo ci sarebbe: esistono cioè sequenze di operazioni, comunicabili e replicabili, il cui risultato può consentire di decidere se una particolare previsione è stata, oppure no, verificata dalle osservazioni, compatibilmente con la statistica degli errori (sia delle previsioni, sia delle osservazioni). Questo è un fatto: la verifica è potenzialmente possibile, il che garantisce la possibilità scientifica di effettuare le previsioni del tempo — a differenza dell'oroscopo.
Le previsioni del tempo sono però fatte tutti i giorni: previsioni effettuali, non solo potenziali.
Se le previsioni quotidianamente prodotte non vengono sistematicamente sottopose a verifica, per quanto siano basate in partenza su osservazioni, per quanto siano effettuate con metodi rigorosi e con ampio uso di matematica — e per quanto autorevoli siano i centri che effettuano le previsioni numeriche — sono di fatto prive di un elemento necessario per ogni procedura scientifica: il confronto a posteriori con la realtà.
Qualcosa manca quindi, anche da parte dei servizi meteorologici, anche di quelli un po' più organizzati e dotati di competenze. Quello che manca è la verifica sistematica.
Per la verità qualcosa si fa, ma è molto poco, e rimane un discorso tra meteorologi.
Occorre che la verifica delle previsioni del tempo, in particolare quella delle previsioni numeriche, ma anche quella delle previsioni soggettive elaborate dai previsori in sala meteo, diventi un'attività operativa e sistematica, e che sia comunicata insieme alle previsioni. Ogni informazione prodotta deve essere caratterizzata dalla sua affidabilità: non si tratta di fornire numeri magici o pseudo-percentuali in stile elettorale, ma di fornire un'informazione completa. A tal fine, oltre al necessario lavoro organizzativo per realizzare l'operatività delle procedure di verifica, occorre sviluppare ulteriormente le conoscenze di ogni servizio meteorologico riguardo all'incertezza delle previsioni in relazione ai fenomeni — ovvero alle scale dinamiche.
La verifica operativa e sistematica, se impostata, svolta e comunicata come un'attività di lavoro consapevole, si oppone alla tendenza ad interpretare le previsioni del tempo in modo scandalistico e ad individuare di volta in volta un capro espiatorio — il che ha l'unico effetto di distogliere l'attenzione pubblica dai problemi reali. In questo senso la verifica operativa e sistematica servirebbe certamente agli utenti e a tutti gli stakeholders per valutare l'efficacia dei servizi di previsione. Ma servirebbe anche ai meteorologi:
Al fine di conoscere in modo oggettivo gli strumenti di previsione numerica di cui dispongono (i campi previsti dai modelli) e per calibrarne l'eventuale post-processing automatico, nel caso della verifica di previsioni modellistiche
Al fine di calibrare al meglio il proprio intervento di esperti umani (previsori), nel caso della verifica di previsioni soggettive. Queste sono effettuate tutti i giorni in sala meteo a partire dalle osservazioni più recenti (da stazioni, satelliti, radar, eccetera) e dai prodotti delle previsioni numeriche, e sono basate sulla conoscenza approfondita, da parte dei previsori, della topografia e della climatologia locale. Le previsioni soggettive costituiscono una parte importante dell'attività dei servizi meteorologici locali, ed è cruciale che ne sia quantificato il valore, in modo oggettivo e sistematico, in termini di miglioramento rispetto alle previsioni numeriche.
Le previsioni del tempo saranno anche, a differenza dell'oroscopo, verificabili, ma se non viene effettuata una procedura operativa e sistematica di verifica, di fatto verificate non sono: come l'oroscopo.
Ho raccolto QUI alcuni link sulle pratiche di verifica dei servizi meteorologici italiani.